La Takis Biotech, azienda biotecnologica italiana specializzata nella ricerca e sviluppo di vaccini e terapie innovative per il trattamento di malattie infettive e oncologiche, ha inaugurato il Bio Modulo di tipo BSL-3 ad alto rischio biologico, situato all’interno del Tecnopolo di Castel Romano.
L’evento è stato aperto da Emanuele Marra, Chief Operating Officer della Takis e promotore dell’iniziativa, che ha dato il benvenuto agli ospiti sottolineando l’importanza strategica di questa nuova struttura per la ricerca scientifica avanzata in ambito biomedico.
Il Bio Modulo BSL-3, progettato e realizzato dalla società Labozeta, rappresenta una struttura innovativa che porta il Tecnopolo di Castel Romano tra i centri di ricerca più all’avanguardia a livello internazionale.
I laboratori BSL-3 sono essenziali per la manipolazione di agenti patogeni ad elevato potere infettivo, alcuni dei quali potenzialmente letali per l’uomo. La struttura è stata concepita per garantire la massima sicurezza per il personale e per consentire lo svolgimento di ricerche avanzate in un ambiente controllato e protetto.
“E’ un laboratorio con un livello di sicurezza 3, completamente isolato dal mondo esterno”, ha detto l’amministratore unico della Takis Luigi Aurisicchio nell’evento organizzato dall’azienda per presentare la nuova struttura. “Di laboratori di livello 3 ne esistono diversi in Italia, ma soltanto questo – ha aggiunto – comprende anche uno stabulario che permette di sperimentare direttamente le molecole in fase di studio in uno spazio molto contenuto”.
“La nascita del Biomodulo ha visto il coinvolgimento oltre alla Takis di altre due aziende italiane. Lo sviluppo di quest’ idea è stata possibile grazie ad una costante collaborazione tra ingegneri, biologi, chimici, che, nonostante la sfida ambiziosa, hanno trovato un linguaggio comune per sviluppare un progetto nel quale noi tutti abbiamo sempre creduto. Questa è la vera essenza del made in italy ”, ha osservato Emanuele Marra, Chief Operating Officer della Takis.
“Grazie all’integrazione di tecnologie di ultima generazione e conoscenze scientifiche avanzate, abbiamo sviluppato un laboratorio capace di accelerare la ricerca su malattie infettive complesse,” ha sottolineato Giuseppe Roscilli, Chief Technology Officer della Takis.
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“Siamo orgogliosi – ha precisato nel suo intervento Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma, – di essere al fianco della Takis in questo importante traguardo che segna un ulteriore passo avanti per il Tecnopolo di Castel Romano e per l’intero sistema della ricerca e innovazione del nostro territorio.
Il nuovo Bio Modulo BSL-3 rappresenta un’infrastruttura di eccellenza che rafforza la competitività scientifica di Roma e del Lazio a livello internazionale.
Insieme a Takis, sono presenti nel Tecnopolo di Castel Romano altre aziende di punta nel settore Biotech (come Reithera Srl e Nouscom Srl).
Un cluster, che si è sviluppato negli anni, di aziende di eccellenza impegnate in attività di ricerca e sviluppo, produzione, consulenza e formazione professionale nel settore ambientale e biomedico, che ha trovato in Castel Romano il suo habitat ideale.
La Camera di Commercio di Roma – conclude Tagliavanti – ha avuto ragione nel puntare con decisione nell’iniziativa Tecnopolo, in un’ottica di investimento e una visione a lungo termine”.
All’evento, moderato da Giuliano Perelli, Direttore Generale di ANASPI, hanno partecipato importanti figure istituzionali e rappresentanti del mondo della ricerca e dell’industria: Giancarlo De Matthaeis, Presidente di Labozeta S.p.A., l’On. Massimiliano Maselli, Assessore all’inclusione sociale e servizi alla persona della Regione Lazio, l’On. Luciano Ciocchetti, Deputato della Camera della Repubblica Italiana, e Marco Silvestroni, Senatore della Repubblica Italiana.
Collegamento in diretta con il Prof. Rino Rappuoli dalla Fondazione Siena Biotecnopolo, microbiologo italiano, Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica nel 2005.
Questo giorno rappresenta un passo significativo per lo sviluppo scientifico del Tecnopolo di Castel Romano e dell’intera regione Lazio e contribuisce a consolidare l’Italia come punto di riferimento per la ricerca contro le malattie infettive e la lotta contro il cancro, rinnovando l’impegno a sostenere la scienza e la medicina di frontiera.